• Pubblicata il 12/08/2014
• Autore: Timida Diana Squirt

La piscina dell'amico - Teramo Trasgressiva

Ciao a tutti. Sono Diana ho 26 anni ed è la prima volta che mi trovo a scrivere delle mie avventure sessuali in un sito internet. In una bella domenica di luglio il mio amico Alberto aveva invitato me e alcuni amici a casa sua per inaugurare la sua nuova piscina, tutto accompagnato da buona musica e squisiti superalcolici. Appena arrivata decisi con alcune amiche di sdraiarmi per abbronzarmi, quindi ci spogliammo, io avevo un nuovo costume color fucisa con reggiseno a fascia e slip alla brasiliana. A quella festa partecipavano ancuni amici di Alberto che non conoscevo, un di questi si sdraiò accanto a me per prendere il sole, non ricordo il suo nome, ma era un bel ragazzo alto circa 1.85 fisico da urlo e non potevo fare a meno di notare in suo enorme pacco stretto nel costume. Solo l'idea di avere quel enorme mazza tra le cosce mi ha fatto bagnare tutta! Nonostante la mattinata avesse regalato un sole meraviglioso, verso mezzogiorno iniziarono ad avvicinarsi le prime nuvole e con loro le prime gocce di pioggia. I miei amici decisero di rivestirsi e abbandonare la festa, ma io che abitavo vicino ad Alberto ed ero venuta in bicicletta mi riparai sotto il portico. Visto il brutto tempo Alberto decise di restare a casa sua per mangiare qualcosa. Dopo aver mangiato e bevuto qualche vodka in più decidemmo buttarci in piscina sotto la pioggia. Ci tuffammo e una volta che eravamo in piedi non potevo fare a meno di notare che nel tuffo il cazzo di Alberto era uscito dal suo costume: era enorme! Ancora eccitata dalla mattina decisi di prenderlo tutto in bocca e vedevo che Alberto era piacevolmente sorpreso da quello che stavo facendo. Lo succhiavo avidamente e allo stesso temo sentivo la mano di Alberto che si avvicinava sempre di più alla mia figa. Alberto è un ragazzo carino l'unico difetto è il suo naso decisamente troppo grande, ma presa dall'eccitazione sognavo che Alberto mi leccasse la mia fighetta e allo stesso tempo mi stimolasse il clitoride con il suo naso. Decidemmo di uscire dalla piscina e sdraiarci sul tavolo sotto il portico, mi spalancò le gambe e iniziò a succhiarmi la figa con prepotenza. Mi passava avidamente la lingua tra la figa e il culo e ad un certo punto decise di passare all'azione. Alberto mi chiese di buttarmelo dentro io presi il suo cazzo tra le mani e lo indirizzari tra le gambe. Urlavo di piacere mentre Alberto mi sbatteva con forza, sempre di più. Con quelle spinte la mia testa cominciò ad urtare contro la colonna del portico ma Alberto non voleva saperne di smettere. Ad un certo punto, al culmine del godimento gridai più volte: "Sto venendo!". Squirtai come non avevo mai squartato prima ed Alberto alla vista di quella scena si eccitò ancora di più, tirò fuori lentamente il suo cazzo e si avvicinò alla mia bocca riempiendola del suo caldo nettare. Da quel giorno io e Alberto restammo buonissimi amici e prima di lasciarci ci promettemmo con sguardi maliziosi di vederci per tutte le volte in qui uno dei due avesse voglia di trasgredire. Le visite alla casa di Alberto e nella sua piscina furono frequenti e sempre più selvagge.

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