• Pubblicata il 09/08/2014
• Autore: Marina

Come ho reso mio marito cornuto, ma contento - Teramo Trasgressiva

Siamo una coppia sposata da 25 anni. La nostra vita sessuale, è stata per i primi ventanni modesta ma sufficientemente appagante. Poi è iniziata la parabola discendente di mio marito. I rapporti si sono diradati, e da settimanali, sono diventati quindicinali. Erano rapidi, e finivano spesso con la richiesta da parte sua di finire con una sega. Insomma, io ero soddisfatta a metà, e lo facevo sfogare a mano. Capivo che preferiva le seghe al rapporto appagante per entrambi. Ero oramai rassegnata a quella situazione, mi facevo dei complessi credendomi non più attraente per un uomo. Poi, tre anni fa, il fattaccio, la svolta che mi ha fatto tanto soffrire per grossi sensi di colpa. Dovevamo imbiancare la casa, e lui dopo svariate ricerche, aveva trovato il decoratore giusto. Un giovane ragazzo venticinquenne che si era appena messo in proprio, praticava prezzi molto onesti e faceva dei lavori molto accurati, gli era stato consigliato da mia suocera che aveva imbiancato la cucina da poco. Il lunedì seguente, alle otto vidi arrivare un bellissimo ragazzo, capelli lunghi, un viso stupendo, fisico spettacolare, rimasi affascinata. Mio marito che detesta il disordine, si affrettò ad uscire per paura di dover svolgere qualche lavoro, e salutò dicendo: "Bene, scusate ma devo andare a lavorare, Roby, dai tu una mano a mia moglie a spostare i mobili? Poi, volevo chiederti di cominciare con la camera da letto, così questa sera possiamo almeno dormire." Sparì come un ladro. Lo odiavo in quel momento! Possibile che non avesse visto che ero ancora con l'accappatoio addosso? Mi ero alzata alle sette e mezza ed avevo appena fatto in tempo a farmi una doccia pensando che il decoratore sarebbe arrivato verso le nove o le dieci. Invece lui, il coglione si era dimenticato di avvertirmi che alle otto sarebbe arrivato il ragazzo. Dissi: "Bene Roby, eccoci soli, mi scuso per quel cafone di mio marito. Non mi ha detto che saresti arrivato così presto, altrimenti mi sarei fatta trovare almeno vestita. Ora ti preparo il caffè, così mentre tu lo prendi, io vado in camera a cambiarmi, visto che dobbiamo cominciare da lì. Mi spiace che ti faccio perdere tempo, ma quel coglione (mi sfuggì la parola, ma ero troppo incazzata con lui) non mi ha avvertito prima." Lui fece un sorriso malizioso e disse: "Non si preoccupi signora, la capisco benissimo, ma è un piacere prolungare il tempo da passare in sua compagnia! Quanto al caffè, lo accetto molto volentieri se lo prende con me." Pensai: Davvero gentile il ragazzo, starà facendo il cascamorto? Notai che il suo sguardo si posava spesso sull'apertura dell'accappatoio, dove si vedevano le cosce e sulla scollatura da dove si poteva vedere una buona fetta di seno. Non feci niente per nascondere le parti scoperte, mi sentivo lusingata, non mi capitava più da tempo. Rimarcai ridendo: "Ah ah ah! Capisci benissimo che è un coglione? Sei comunque molto gentile.... però.... visto che in questi giorni lavoreremo insieme, quindi saremo come colleghi, dobbiamo darci del tu, anche perchè altrimenti mi sento vecchia, chiamami Marina." Intanto il caffè era pronto, lo misi nelle tazzine e mi sedetti su una sedia lasciando che lo spacco dell'accappatoio, lasciasse tutto lo spazio di visuale. Facevo finta di non notare il suo sguardo fisso verso le mie intimità. Mi sentivo eccitata, e lo sfidavo con un sorriso malizioso. Lui, si affrettò a rispondere: "Come sei cattiva con tuo marito ah ah ah.... non volevo dire che capisco che è un coglione...... volevo dire che capisco il tuo imbarazzo.... però... se posso permettermi una considerazione...... con la tua forma fisica.... con la tua avvenenza...... chi ti sta di fronte..... non può che apprezzare la visione, e sperare di poterne godere..." Mi sentivo gasata, il caffè lo avevamo preso, dissi: "Ora vado a vestirmi, cinque minuti ed ho fatto. Poi puoi cominciare dalla mia camera." Andai a vestirmi, scelsi una gonna di jeans cortissima, ed una maglietta con ampia scollatura che indossai senza reggiseno. Le mie tette, pur avendo cinquantanni, fanno sempre un certo effetto agli uomini, specialmente se vengono indossate con quella maglietta. Mi presentai in cucina, gli dissi che poteva incominciare, e che se voleva, per quello che potevo, lo avrei aiutato. Accettò con entusiasmo: "Grazie Marina, se vuoi puoi coprire le mascherine della porte della tua camera, io provvedo a mascherare lo zoccolino e le parti più basse." Hai capito il furbacchione? Pensai: lui si abbassa mentre io dovrò salire qualche gradino della scala..... Finsi di non accorgermi, però mi comportai come una troia che deve adescare un uomo. Mi abbassavo quando lui era dietro di me, salivo sulla scala anche quando non serviva. Lui continuava a guardare e a fermarsi. Quel mese di giugno, era particolarmente caldo, ad un tratto chiese: "Marina, mi permetti di mettermi in pantaloncini corti? Ti spiace se mi tolgo la maglietta? Ho molto caldo...." "Ma certo caro, fai come se non ci fossi, mica mi scandalizzo...... potrei essere tua madre!" Rispose facendomi l'occhiolino: "Ma non lo sei per fortuna!!!!" Ridemmo di gusto. Si tolse i pantaloni, sotto aveva un paio di bermuda leggeri. Poi si tolse la maglietta, restò a dorso nudo. Rimasi turbata, e confesso che mi eccitai. Era bellissimo, e pensai che se mi avesse fatto delle avances, avrei tradito mio marito. La mattinata trascorse tra risate e battute con doppi sensi. Verso mezzogiorno, chiesi dove mangiava di solito, mi rispose che si sarebbe fatto un paio di panini al bar vicino, ma io dissi: "Non se ne parla nemmeno, ora vado in cucina e preparo qualche cosa per tutti due. Non vorrai mica lasciarmi a pranzo da sola, visto che mio marito non rientra fino a sera." Non se lo fece ripetere, accettò immediatamente. Io passai in cucina e preparai qualcosa di leggero. Mangiammo con allegria e ridendo di tutto, abbondammo anche con il vino. Per il caffè, ci sedemmo sul divano, io ero su di giri, lui non perdeva l'occasione per toccarmi. Io lasciavo fare e ridevo. I nostri visi si avvicinarono, io mi appoggiai a lui, le nostre bocche si unirono. Non avevo mai tradito mio marito, ma mi lasciai andare. Ci spogliammo e mi prese sul divano del salotto. Era bello ed anche molto bravo a fare sesso. In pochi minuti, raggiunsi uno svariato numero di orgasmi. Tutti quelli che mio marito non sapeva più darmi. All'improvviso squillò il telefono. Lui si fermò e mi disse di rispondere. Presi la cornetta dal tavolino vicino al divano, mentre lui si era fermato dentro di me. Era mio marito che voleva sapere a che punto era il lavoro. Volevo chiudere frettolosamente, dissi che quella sera avremmo dovuto dormire uno sul divano ed uno nella cameretta degli ospiti. Prese l'occasione per dirmi che lui avrebbe preferito dormire a casa di sua madre, perchè l'odore della pittura non lo sopportava. Intanto, il mio bel decoratore, aveva ricominciato a muoversi dentro di me, ed io mi stavo bagnando come non mi era mai successo. La sua lingua era impegnata a lottare con la mia, quello che diceva mio marito....... proprio non lo sentivo. Capii solo quando disse: "Allora tesoro, verso le sette questa sera, passo a prendermi un cambio di indumenti. Potresti venire anche tu da mia madre, ci ha invitati a mangiare da lei. Poi possiamo dormire lì tutti due. Poverina, lei ci pensa al fatto che tu hai la casa in disordine." Realizzai improvvisamente che per me era una occasione imperdibile. Smisi di limonare e risposi: " Noooo.... no no, preferisco restare a casa e cominciare a fare i lavori quando va via il decoratore, anzi, se so che tu non mangi a casa, posso essere più libera. " Roby intanto continuava a scivolare nella mia fica così bagnata come non era mai stata. Riprese a limonarmi mentre quel coglione continuava a parlare. Non lo sentivo più, misi giù il telefono e finimmo la scopata in un modo così dolce che non immaginavo potesse esistere. Non pensavo che il sesso potesse dare una simile estasi. Mi alzai barcollante, andai a lavarmi mentre lui andò nell'altro bagno, poi riprese il lavoro in camera mia mentre io, preparai un altro caffè. Pensavo all'egoismo di mio marito, al suo modo di interpretare il sesso, ma anche in altre piccole cose, quella sera sarebbe andato da sua madre......... ed io mi sarei vendicata. Chiamai Roby per il caffè e gli chiesi: "Come sei messo questa sera? Ti va di cenare quì con me e dormire quì con me?" "Certo che mi va, ma sei sicura di quello che fai?" Lo abbracciai, lo baciai e dissi: "Non ti preoccupare, ho in mente un gioco erotico. Ho notato prima che mentre ero al telefono con mio marito, sia tu che io eravamo eccitatissimi. Riproviamo questa notte. Quanto tempo ti serve per finire la mia camera?" Rispose: "Ma.... penso che in un paio d'ore posso finire... forse anche meno...." Lo presi per mano, passando dalla porta dell'ingresso, misi il catenaccio e mi diressi in camera da letto. Tolsi il nylon dal letto, presi un grembiulone di quelli abbottonati davanti lungo fin sotto le ginocchia, di quelli che di solito uso per fare le pulizie e lo misi vicino ai suoi pantaloni lunghi. Quindi mi spogliai, misi i miei indumenti in un cassetto gli abbassai i pantaloncini e cominciai a massaggiargli il cazzo. La sua erezione era immediata. Lo spompinai e facemmo l'amore un altra volta. Riprovai emozioni forti come nella prima. Alla fine ci addormentammo. Ci risvegliammo bruscamente con la porta dell'ingresso che veniva strattonata mentre il campanello suonava. Ci alzammo dal letto rapidamente, io indossai il grembiulone mentre dissi a lui che si mettesse i pantaloni lunghi e la maglietta, tirai su il nylon sul letto e mentre lui saliva sulla scala con secchio e pennello, io andai ad aprire. Mio marito, aveva anticipato di un'ora, avevo fatto bene a prendere quelle precauzioni. Chiese: "Come mai hai chiuso con la catena, capisco che tu lo faccia quando sei sola, ma oggi sei in compagnia di un ragazzone...... " Risposi tranquilla: "Eeehhh.... la forza dell'abitudine..... poco fa sono venuti dei venditori, ed ho aperto con la catena.... Ma dico... forse sei geloso?" E lui con la sua solita sufficienza: "Tze... geloso io.... di te, vestita così......e di quello li poi che potrebbe essere tuo figlio.... quello lì non ti prenderebbe neanche se lo paghi.... avrà la coda di ragazze giovani." Che coglione pensavo, e che insensibilità ! Come ero contenta di averlo tradito, non provavo il minimo rimorso, e già pregustavo la vendetta di quella sera. Vai dalla tua mammina, pensavo. Dissi : "Fai bene a vivere tranquillo con me, sai che ti puoi fidare! Io invece di te non mi fido, e questa sera, ti telefono a casa di tua madre, ti controllo!!!" Mi guardò e rise: "Telefona pure, alle otto e mezza sarò già nella mia cameretta che guardo la partita." Il coglione!!!! continuava a cinquantacinque anni, a chiamare "la mia cameretta" la stanza da scapolo. Idiota e cornuto! Lo spinsi ad affrettasrsi, e ad andare a cena da sua madre, che lo stava aspettando. Lui diede uno sguardo assente al lavoro di tinteggiatura, chiese a Roby quando avrebbe finito, e quando seppe che alle otto la camera sarebbe stata finita se ne uscì con una infelice considerazione: "Meno male che questa sera non dovrò dormire quì!! Che odore!!!!! E che disordine!!!"Prese la sua borsa e se ne andò tranquillo. Roby, nel frattempo aveva aumentato i giri, e poco dopo che mio marito era uscito, lui aveva terminato l'ultima mano di bianco. Da vero gentiluomo, mi aveva aiutato a pulire la camera, infine lo avevo invitato a fare una doccia con me. Mi rendevo conto di quanta fame arretrata di sesso mi fosse rimasta in corpo. Facemmo l'amore un altra volta, quindi ci facemmo portare una pizza a domicilio, e finalmente ci coricammo sul mio letto matrimoniale. Era fantastico dormire tutta la notte con un altro, che non fosse mio marito. Lo chiamai a casa di sua madre con la scusa della mia gelosia. Inutile dire che quando il mio giovane amante mi penetrò la figa bagnata, il fatto che all'altro capo del telefono ci fosse mio marito, mi fece eccitare ancora di più, e arrivai ad un orgasmo appagante. I lavori, durarono una settimana. Mio marito dormì tutte le sere da sua madre, ed io e Roby dormimmo insieme tutte le sere. Da quel tempo, siamo rimasti amanti. Qualche volta ho avuto degli scrupoli di coscienza, ma li ho superati grazie all'insensibilità di mio marito. Una sera a cena, ebbi un colpo di genio. Avevo letto che alcuni mariti amano guardare la moglie mentre scopa con un altro. Invidiai quelle mogli. Chiesi a bruciapelo: "Cosa ne pensi di quelle mogli che si fanno scopare davanti al proprio marito? Secondo te, può essere possibile? Voglio dire.... un marito....tu ad esempio, potresti guardare me mentre scopo con un altro??" Lui si sentì in dovere di essere a conoscenza della materia: "Ma certo che è possibile, basta andare su internet, e trovi una miriade di siti che trattano questo tema. Per quanto riguarda me, non so come mi comporterei..... sicuramente la situazione è forte ed eccitante.... ma in fondo è la moglie che può rendere possibile una situazione del genere. Penso che nel nostro caso, ad esempio saresti tu a non essere all'altezza della situazione.... sei ancorata ai vecchi costumi." Mi risentii: "Ma parla per te!!! Io posso essere più disinvolta di te se lo voglio!!! Certo se mi devo scopare uno brutto e vecchio.... non ci starei, ma se tu mi proponessi un bel giovane...... che so.... ad esempio quel decoratore che abbiamo avuto per casa due anni fa.... be, ti assicuro che ti sconvolgerei con i miei costumi!" Lo avevo sorpreso, ora era lui a essere incuriosito: "Secondo me , quel ragazzo la era troppo giovane e troppo bello, non avrebbe mai osato esporsi con te." Giocai il tutto per tutto: "E invece, se io avessi voluto..... avrei potuto adescarlo...." Lui rise: "Allora facciamo una scommessa, Chiamiamolo per un preventivo della cucina, se riesci ad adescarlo.... ti regalo una collana di perle." Rilanciai: "Ok, ma se vinco io la scommessa, tu starai a guardare mentre scopo e non parteciperai...!!!" Era sicuro di se, e mi diede la mano. Gli misi una mano sull'uccello, lo sentivo duro. Era maturo per diventare cornuto contento. Quella sera gli feci una sega, io ero stata appagata nel pomeriggio da Roby. Il mattino seguente, andai a trovare il mio giovane amante, e lo misi a conoscenza della scommessa con mio marito. Ne avevamo discusso da tempo, lui si disse disponibile a diventare il bull della nostra coppia. E poi, tutti e due, desideravamo da tempo poter scopare alla luce del sole, senza sotterfugi. La sera stessa, era a casa nostra a fare il preventivo. Io ero eccitatissima, portai il caffè in salotto, poi mi sedetti in mezzo tra lui e mio marito. Per l'occasione, mi ero messa una minigonna leggerissima e un paio di autoreggenti. Una camicetta aperta con un reggiseno a balconcino, lasciava poco all'immaginazione. Le scarpe rosse molto alte completavano l'abbigliamento. Mio marito, era più eccitato del ragazzo, infatti lui non era abituato a questo modo di vestire, mentre Roby si. Domandai a bruciapelo: "Allora Roby, la prossima settimana saremo di nuovo insieme, se ti aiuto vestita così ti spiace? Tanto mio marito dice che un bel giovanotto come te non ce la farebbe a scopare una come me, perchè è troppo vecchia." Avevo esagerato, mio marito era arrossito, ma Roby ci mise a nostro agio: "No Marina, casomai possiamo dire che una donna avvenente e di classe come te non potrebbe andare a letto con un ragazzo come me." Mio marito, mi sorprese: "Insomma, o tu non puoi andare a letto con lui, o lui non potrebbe andare a letto con te.... visto che ho ragione io????? Invertendo i fattori il prodotto non cambia!!!" Lo guardai con aria di sfida: "Aaahh pensi questo di me? Spostati sulla poltrona e guarda cosa sa fare tua moglie!!!" Salii a cavalcioni del ragazzo e cominciai a limonarlo, cominciammo a spogliarci a vicenda sotto gli occhi di mio marito. Cominciammo a scopare sul divano del salotto. Guardai mio marito, si stava toccando l'uccello da sopra i pantaloni, si vedeva che era eccitato, dissi: "Avanti cornuto, togliti i pantaloni e menati l'uccello mentre ci guardi!" Non se lo fece ripetere, si denudò, e cominciò a segarsi. Presi per mano il mio stallone, e lo portai in camera nostra. Mio marito non lo sapeva, ma in quel letto, ne avevamo fatte di tutti i colori. La prima sera, si concluse abbastanza presto. Quando Roby se ne andò, e mio marito mi chiese di farlo venire a mano. Pur essendo stata un po' imbarazzante la serata sulle prime, mio marito apprezzò, e oggi la richiesta di organizzare le serate parte sempre da lui. Sono una donna appagata, il mio ragazzo mi fa provare sensazioni mai provate con mio marito. Mio marito finalmente ha trovato una situazione che lo appaga, e non chiede altro che di essere masturbato. Il mio ragazzo, è libero di venire a casa mia quando vuole, e scoparmi quando e come vuole. Siamo un trio perfetto!!!!!

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